Dicci qualche cosa di te.
Mi chiamo Ornella Balconi, sono nata nel 1952 e sono sposata con Armando. Durante la settimana faccio la nonna in Brianza e nel week-end la podista lodigiana. Da un po’ sono presidente del GS Marciatori Lodigiani Avis-Admo-Aido.
Quando è iniziata la tua passione per la corsa?
Non ho un ricordo preciso dell’inizio, nessuna data particolare. So che facendo la commessa rimanevo al chiuso tutta la giornata e sentivo poi il desiderio di evadere. Mio marito già andava alle corse la Domenica così ho iniziato a seguirlo e non ho più smesso.
Sei una delle poche presidenti donna, è ancora un tabù culturale e pensi che tu abbia più difficoltà rispetto ad un uomo?
In realtà non mi sono mai posta il problema. Nella vita ho sempre pensato che l’importante è trovarsi bene con le persone al di là che si tratti di uomini o di donne così, da quando mi sono trovata alla testa del Gruppo, ho solo cercato di farlo al meglio anche grazie a collaboratori che mi aiutano e mi rispettano.
Anche il vostro gruppo, che è uno storico gruppo di Lodi, è alle prese con il ricambio generazionale. Pensi si possa fare di più per coinvolgere i più giovani?
Il problema dei giovani è spesso legato al tempo e al fatto che lavorando, oltre agli impegni delle proprie famiglie, hanno poche risorse da poter dedicare. Si cerca di coinvolgersi e agevolarli ma non sempre ci si riesce. La speranza è quella che, tenendo duro noi della vecchia guardia, priamo o poi si venga presi come esempio ed emulati.
Dividi la passione per la corsa ma anche il timone del Gruppo con tuo marito, ma non litigate mai?
Sempre. Soprattutto a ridosso di una marcia quando la tensione per l’organizzazione si fa sentire. Poi però siamo felici di quello che facciamo, ci mettiamo sempre d’accordo e tutto passa.
Con il tuo gruppo unite l’amore per la corsa alla solidarietà, non a caso siete Avis Aido Aimo. Cos’è donare? Perché donare? Perché mettersi a disposizione del prossimo?
Donare è una parola importante. Si deve donare soprattutto il nostro tempo per chi ne ha bisogno. Non servano gesti eclatanti, donare è anche fare un sorriso, un saluto, una chiacchierata con chi si sente solo. Donare è fare del bene, mettersi a disposizione e farlo solo per il piacere della compagnia del prossimo.
Qual è il ricordo più bello che hai legato alla corsa?
Sicuramente quando hanno consegnato il premio “Amore per lo sport” a mio marito perché tutto ciò che fa lo fa con tanta passione.
Un obbiettivo per il futuro?
Cercare di continuare il mio impegno per il Gruppo nonostante dovrò dividermi tra il lodigiano e la brianza.
La canzone o le canzoni ideali per correre?
Anni fa con le mie amiche quando camminavamo usavamo cantare così ci chiamavano le canterine. Le canzoni sono tutte belle, non riesco a sceglierne una, l’importante è camminare o correre in allegria.
Quali sono gli ingredienti per essere un buon podista?
Mangiare sano, fare una vita sana e correre per il piacere di stare con gli altri. Un briciolo di sana competitività non guasta mai.