Non tutte le ciambelle riescono con il buco, comunque è stata una bella maratona.
Il percorso, la temperatura, la compagnia, l’ospitalità di Santina cugina di Giovanni che mi ha trattato come un atleta professionista, il menù per me prima e dopo la corsa. Ero sereno e tranquillo, non dovevo fare il tempo, ho cominciato a sentire un po’ la gara al momento del ritiro del pettorale ma poi è passato subito.
Durante la notte purtroppo non sono stato bene, non sapevo se partire o no ma non volevo mancare all’appuntamento con Paola, ci siamo allenati insieme, unico obbiettivo arrivare sani e salvi…quando siamo sulla griglia di partenza davanti alla splendida villa Pisani, con l’elicottero della Rai che girava sulle teste di 8000 runners, tutti carichi con la voglia di arrivare nella splendida Venezia, lei mi rivolge la domanda che più mi ha fatto negli ultimi 15 giorni: ma ce la faremo? Certo tranquilla, è solo un allenamento più lungo del solito. Ho cercato di tranquillizzarla pur consapevole che difficilmente sarei riuscito a farla tutta di corsa. La prima metà di gara è stata splendida, con moltissime persone ad applaudire i concorrenti lungo le rive del Brenta disseminate di splendide ville. Ho resistito fino al 24 km, poi con qualche difficoltà ho convinto Paola a proseguire invece di fermarsi e camminare con me.
Mi sentivo uno straccio ma non era certo giusto che lei rovinasse la sua prima maratona preparata con tanto impegno. Mi sono fatto 18 km di sofferenza in cui mi è stato difficilissimo alimentarmi ma giungere in città è stata comunque una soddisfazione ed una grande emozione che ha mitigato la rabbia per non aver potuto correre come avrei voluto e potuto.
Commento di Massimo