Come possiamo non essere orgogliosi? Anche questa volta, ancora una volta, siete riusciti a stupirci perché avvicinarci così tanto al record di presenze dell’anno passato era una grande speranza ma anche una grande follia. Questa sera eravamo ben 853 a rincorrere l’estate. Agognata e tanto attesa estate ormai alle porte dopo una primavera che è apparsa più come un prolungamento dell’inverno. Eppure qualcuno è partito da casa con la pioggia, qualcun altro addirittura con i chicchi di grandine e invece sui sentieri della Camminata del parco Sillaro solo tanto sole e forse anche un po’ di afa che ci ha fatto soffrire nel macinare chilometri. Chilometri in compagnia, chilometri colorati, chilometri in mezzo alla natura tra campi coltivati, boschi, sentieri polverosi sotto l’occhio attendo di qualche cavallo, sorpreso dal passaggio di tanta gente, e tra il danzante volo delle rondini. In tanti a rincorrere l’estate ma anche a mantenere vivo un ricordo, quello di Davide che anche oggi, dopo nove anni, continua a riunirci, unirci ed emozionarci. E cosa potrebbe essere la corsa senza le emozioni? Un mero calcolo matematico? Un inesorabile ticchettio dello scorrere dei secondi sul cronometro? Nessuno, nemmeno il più serio dei professionisti potrebbe correre senza emozionarsi. Perché alla fine non conta il come o il quanto, quello che conta è sempre stato e sempre sarà esserci. E noi eravamo proprio in tanti.
Rincorrere l’estate

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