ore 21.15 sorridenti e speranzosi si parte
Anche quest’anno, dopo la prima esperienza del 2017, l’Oratorio S.Giovanni Bosco ha organizzato il pellegrinaggio, con camminata in notturna, verso il Santuario di Caravaggio con partenza sabato 26 maggio, data in cui ricorre l’anniversario dell’Apparizione della Madonna avvenuta nel 1432 alla piccola contadina Giannetta.Il ritrovo sul piazzale della chiesa è per le ore 21.00, i 27 partecipanti appaiono tutti motivati e sorridenti e ci accompagnerà, nella lunga camminata di oltre 36 km, il pulmino gentilmente prestato dall’Auser e guidato da Santino con Massimo e Silvio incaricati dei ristori lungo il percorso. Dopo la foto di rito, salutati i parenti e i numerosi curiosi, si parte verso Villavesco dove in chiesa, alla presenza di tutto il vicariato di Lodivecchio, ci attende un saluto del nostro vescovo Maurizio intervenuto a conclusione della Visita Pastorale. Purtroppo arriviamo a discorso iniziato per cui dopo alcuni minuti dobbiamo uscire di chiesa e “accontentarci” della benedizione di Don Adolfo in smagliante tuta rossa. All’uscita di Villavesco, prima di Bolenzano, ci accolgono le lucciole che ci accompagneranno nei tratti di campagna fino alle prime luci dell’alba. I primi chilometri scorrono veloci fino al primo ristoro previsto a Cervignano sul sagrato della chiesa, qui Massimo e Silvio ci offrono una vasta scelta di bevande (te, caffè, succhi, aranciata e acqua), torte e biscotti fatti in casa e frutta (ciliegie, albicocche ananas,arance, limoni, noci e frutta secca). Davanti a questo banchetto siamo tentati di non ripartire , ma il Don ci richiama all’ordine e ripartiamo iniziando la recita del primo rosario. Proseguiamo verso Mignete dove è prevista la seconda sosta, ormai il buio è totale e accendiamo le pile per farci strada; arrivati all’innesto sulla Paullese molto trafficata anche se ormai sono le 00.30, prendiamo una stradina sterrata che con qualche saliscendi in mezzo a un boschetto ci porta ad attraversare l’Adda sul vecchio ponte ormai dismesso. Alle porte di Spino d’Adda le nostre guide Chiara e Diego hanno un’ attimo di indecisione e sbagliamo per un breve tratto strada verso la Parrocchiale dove ci attende il terzo ristoro; ci facciamo così raggiungere dal gruppo di pellegrini di Vizzolo che ci seguiva da qualche chilometro a debita distanza. Inizia così una competizione che si risolverà solo sul traguardo di Caravaggio. Ci attende ora il tratto più noioso , il lungo rettilineo sulla ciclabile verso Nosadello e Pandino: comincia a farsi sentire la fatica e allora iniziamo qualche canto , seguendo i testi che Ilaria ha diligentemente preparato. Davanti al cimitero di Nosadello superiamo un gruppo di pellegrini partito da Landriano alle 20 e, al ristoro previsto davanti alla chiesa di Pandino , troviamo un altro numeroso gruppo partito da Lodi; qualcuno riconosce degli amici o conoscenti e dopo abbracci e “cosa ci fai anche tu qui” riprendiamo il cammino. Il lungo rettilineo nella campagna che ci porta verso Agnadello è punteggiato nella notte dai lampeggianti arancioni delle macchine di appoggio dei tre gruppi incontrati più il nostro; il colpo d’occhio è notevole ed è bello pensare che il nostro sforzo è condiviso da tanti che come noi vogliono dedicare questo cammino, pregando e faticando, alla Madonna. Nel quarto ristoro ad Agnadello Massimo, Silvio e Santino ci esibiscono anche salame e mortadella, ma la stanchezza prevale sulla fame , ed è più ristoratore un breve massaggio ai piedi che cominciano a “fumare”. Nuovi canti e il terzo rosario attenuano la stanchezza, inizia ad albeggiare e alle porte di Vailate ci illudiamo di veder la cupola di Caravaggio, ma è una falsa visione, si tratta probabilmente di un’altra chiesa, comunque ormai siamo al 31° chilometro e giunti a Misano Gera d’Adda ci appare, consolatrice, la vera cupola del Santuario. Un ultimo sforzo, richiamando le ultime energie, e alle porte di Caravaggio ci ricompattiamo per arrivare tutti uniti all’ingresso del Santuario:
sono le 6,15 di Domenica 27 maggio e un abbraccio collettivo fa ritrovare il sorriso anche ai più stanchi e affaticati. Ci rechiamo per una breve visita alla fonte e alla statua della Madonna, per l’occasione esposta nel transetto sud del Santuario. Davanti alla statua ognuno porta le sue suppliche e preghiere anche per i tanti, parenti, conoscenti e amici che ci hanno incaricato di una preghiera e di accendere un cero alla Vergine e poi partecipiamo alla celebrazione della S.Messa delle 7.
Questo pellegrinaggio è stato una bella esperienza che contiamo e speriamo di ripetere il prossimo anno. Un ringraziamento particolare ai nostri accompagnatori-autisti Santino, Massimo e Silvio che ci hanno pazientemente accompagnato e rifocillato.
Commento a cura di Claudio
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