18 Marzo 2018 – Io c’ero, io ci sarò! – 40a Marcia del Nebbiolo

Chissà se Paolo Lana, Carlo Erba e Carlo Itali, seduti al tavolino del bar con il bicchiere in mano in quell’ormai lontano 1978, si sarebbero immaginati tutto questo, se avrebbero immaginato che la loro creatura, nata da un’idea comune, sarebbe arrivata a coinvolgere migliaia e migliaia di persone nel tempo. Un’idea comune sì, di quelle ormai rare perché tutti sempre più trincerati dietro all’orgoglio, all’avido desiderio del comando o con la moderna tendenza al disimpegno. Un’idea tanto semplice quanto efficace: correre e farlo insieme. Come hanno deciso di farlo oggi i 1865 partecipanti alla Marcia del Nebbiolo sfidando il meteo pazzo di un Marzo in cui la primavera stenta a decollare con freddo, pioggia e vento a farla da padrone con l’aiuto dello spauracchio delle previsioni meteo ormai pessime da giorni. Ma in questi quarant’anni, che ci permettiamo di considerare ricchi di successi, ne abbiamo viste tante, non solo meteorologicamente parlando. Persone soprattutto, tante, tantissime tutte con le loro motivazioni, le loro storie, i loro occhi a riempirci di gioia all’arrivo. A ripagarci non sono solo i numeri ma soprattutto quegli sguardi, quei complimenti che, ricoperti di fango e fatica, non possono che risultare sinceri. Per festeggiare questo compleanno, aprire gli anta è sempre un passaggio importante, avevamo pensato ai famosi effetti speciali ma avremmo tradito la semplicità, vera dote della Marcia del Nebbiolo. Il gusto delle fette biscottate con la marmellata, il tè caldo, le strade sterrate, il placido scorrere della Muzza, le indicazioni stradali fatte con la calce bianca ed il rumore della città e del suo traffico per qualche ora lontano, anche se ormai non troppo, purtroppo. Aver raggiunto i quarant’anni è un grande traguardo per la Marcia del Nebbiolo e per tutto il GP Tavazzano e anche se le difficoltà, la burocrazia e le esigenze si fanno sempre più numerose e complesse abbiamo accettato la sfida consapevoli dell’importanza sociale che un’associazione sportiva deve avere soprattutto in questo determinato periodo storico. Come abbiamo sempre fatto, cureremo la Marcia del Nebbiolo come dei genitori farebbero con un figlio, con l’ambizione di darle il meglio e dare il meglio a tutti coloro che riempiranno a festa le nostre strade ed i nostri sentieri. Lo faremo con ambizione, cercando non solo di coinvolgere più persone ma di coinvolgere attivamente partendo dai giovani e da quell’idea semplice che correre è bello, farlo insieme è straordinario. Grazie Paolo e grazie Carlo per questa splendida eredità che vi avete lasciato e grazie a tutti quelli che in questi anni alla Marcia del Nebbiolo hanno potuto dire io c’ero, io ci sarò!

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